20 MAGGIO 2017

Si cambia in continuazione, e più si va avanti negli anni, più questo semplice concetto si concretizza in modo devastante, disarmante, incontrollabile.
Cambiamo noi, mutano le dinamiche che ci avvolgono, variano gli umori, si stravolge quella odiata e tanto cara routine che per anni ci ha rassicurato giorno dopo giorno.
Quella routine fatta di libri da leggere, capelli folti da riempire di cera, preghiere prima di andare a letto.
L’ingresso nei trenta poi, che nel giro di pochi mesi ha accolto e accoglierà la maggior parte di noi, segna una tappa che nessuno può ignorare, perché riscrive il modo stesso di concepire il tempo, una sabbia finissima che, per quanto si cerchi di resistere a pugni chiusi, sfuggirà inevitabilmente e irrimediabilmente dalle nostre mani.
Le partite del sabato rappresentano quel gancio di trazione col quale decidiamo quando siamo tutti assieme di non lasciarci sfuggire quel passato fatto di spensieratezza e serenità, ora che tutto alle nostre spalle pare azzerato e la vita è un’avventura nuova e tutta da vivere, con meno favole e qualche preoccupazione in più.
Marco Lupin Pinto: altezza invidiabile e fisico scolpito che fa valere in ogni contrasto, denotano l’ottima prestanza atletica. Impressiona in positivo con le sue giocate e il modo di calciare, oltre che per una caparbietà non indifferente. Pregevole il gol di collo pieno sotto l’incrocio, così come il tap-in di testa ad anticipare portiere e difensore.
Voto 8 MASSICCIO
Christian Dragone: arriva tardi al campo e questo non gli consente di riscaldarsi a dovere. Fatica un po’ nelle prime fasi a trovare il giusto ritmo, ma vien fuori alla distanza, prendendosi la responsabilità di gestire la fase di impostazione. Il gol di interno piede da fuori area è il suo gioiello di giornata.
Voto 8 APPLICAZIONE
Andrea Cordella: una partita che poteva sembrare insidiosa visto che la zona di campo dove gioca abitualmente è spesso occupata dai suoi compagni e questo lo costringe a svariare molto, assolvendo ora a mansioni difensive, ora a supporto per i compagni d’attacco, ora a quel lavoro sporco che tanto fa innamorare gli allenatori. La sua partita è perfetta.
Voto 8 POLIVALENTE
Capitan Rick Sparrow: chi si aspettava di ritrovare quell’atleta stanco, appesantito e arrugginito delle ultime apparizioni, sarà rimasto quanto mai sbalordito nell’ammirare l’estrema freschezza atletica di questo ragazzo, tornato davvero su ottimi livelli. È lui la vera anima della squadra, la sua corsa, i suoi incitamenti e le sue indicazioni hanno permesso di rimettere in piedi una partita che sembrava ormai inevitabilmente compromessa.
Voto 8 RIVOLUZIONARIO
Raffaele Ciccarese: potremmo parlare dei suoi gol, di come fa salire la squadra, di come gioca di sponda, della passione e della grinta che ci mette in ogni partita. Tutte caratteristiche che lo rendono speciale e unico. Ma stavolta vorrei soffermarmi sull’estrema correttezza sul terreno di gioco. Lui non va per il sottile, gli amici l’hanno già ribattezzato “treno merci”, perché quando parte palla al piede è davvero difficile da fermare, sia con le buone che con le cattive. Ma ama la bagarre, sa che col suo modo di giocare è inevitabile subire qualche colpo dagli avversari. Mai un lamento, mai un accenno di reazione. Un galantuomo del calcio d’oltremanica.
Voto 8 MODELLO
Giuseppe Macchia: lasciato solo al suo destino di ultimo uomo pensi che possa soffrire, che vada in difficoltà, che possa essere un sabato da archiviare quanto prima. E invece ancora una volta sorprende tutti, sfoderando una prestazione incredibile. Recupera una marea di palloni, vince ogni rimpallo (si badi bene dal chiamarla fortuna, vincere i rimpalli è una cosa che si insegna nelle scuole calcio), segna un gol incredibile dalla distanza, sfruttando una leggera défaillance del portiere avversario (che verrà comunque rincuorato dai propri compagni), mostrando un ottimo piede anche in fase realizzativa.
Voto 9 AUTORITA’
Francesco Durante: sta male alla vigilia dell’incontro ma per un Sayan come lui è una manna dal cielo, perché vai di fagioli di bazar ed è pronto, carico e forte più che mai! Una partita semplicemente magnifica, a recuperare palloni, a martellare sulla fascia sinistra, a segnare il gol decisivo, quello del definitivo pareggio allo scadere. L’eterno meraviglioso gregario di questo fantastico gruppo.
Voto 8 DIVINO
Omar Trinchera: una partita difensiva come sempre di alto profilo, spesso e volentieri riesce anche a ripartire palla al piede con buone giocate per i propri compagni e qualche tiro dalla distanza leggermente impreciso. Ma il vero capolavoro di giornata arriva quasi allo scadere: parte a fari spenti dalla sua difesa, si fa 30 metri di campo inseguendo un pallone che non è ancora partito, ma lui sa che arriverà, e sa che dovrà farsi trovare pronto. L’impatto di testa sul lancio dalle retrovie è perfetto e implacabile, la bellezza di questo gol è già storia.
Voto 8 ARTISTA
Riccardo Franco: è veramente un bel giocatore il nostro organizzatore di eventi, non godrà di un dribbling ubriacante, né di una velocità che faccia urlare al miracolo, ma sa calciare, sa proteggere il pallone, sa smistare per i propri compagni, e scusate se è poco. Subito dopo il gol di Omar, il suo dolcissimo pallonetto col quale batte inesorabilmente il portiere avversario, entra di diritto nella top three di giornata.
Voto 8 DOTTORE
Fabiano Frassanito: conoscendolo abbastanza bene, mi piace sottolineare i costanti miglioramenti che hanno caratterizzato la vita calcistica di questo ragazzo non più giovanissimo, che partita dopo partita è arrivato a ritagliarsi un posto tra i 5 giocatori più forti di sempre della storia di contropiede. E lo ha fatto cambiando, sperimentando nuove giocate, nuovi ruoli, nuovi approcci. Su una cosa però è rimasto sempre lo stesso: un rompicogl***i per i suoi compagni di squadra.
Voto 8.5 ISPIRATORE
Francesco Capoccia: se la partita durasse 20 minuti, staremmo qui con le lacrime agli occhi a parlare del fenomeno senza tempo che il lavoro ha strappato a questa terra. Ma ahimè le partite di contropiede durano tra i 120 e 150 minuti e quindi capite bene che i restanti 100 – 130 minuti sono stati un’agonia senza fine per lui e per i suoi compagni di squadra. Non scattava, non tornava, non guardava nemmeno più il pallone. Uno strano punto interrogativo aleggiava sulla sua testa (chi sono? Cosa ci faccio qui? Ma Berlusconi è davvero così male?). Ma a noi piace così, per la squadra kamikaze uno come lui è un valore aggiunto come pochi.
Voto 8 IERI HAI GIOCATO A CALCETTO ALLE 16.00
Anthony Martena: sono tante, tantissime partite che il nostro #diorecalciosfodera prestazioni davvero incredibili, difficili persino da descrivere, difficili da quantificare su una scala da uno a dieci. Cos’è un dieci davanti ad un ragazzo che ci mette tutto e anche oltre per difendere i propri pali? Che ha rotto diverse paia di occhiali, che ha versato sudore e sangue (letteralmente), che torna a casa lacerato dall’erbetta sintetica. Che para in tutti i modi possibili immaginabili, ieri persino col crunch inverso. Che lotta, che subisce i rimproveri vili e meschini di qualche compagno per l’unico piccolo errore della partita. Cos’è un dieci per chi è diventato portabandiera di questa piccola grande famiglia, perché è innegabile che le partite, senza di lui, non sono le stesse. Cos’è un dieci per chi finita la partita potrebbe subito andar via e invece resta lì, con i suoi amici, a godere degli ultimi commenti di giornata, a sorridere delle hit di spogliatoio (il tuo popolo è in cammino). Grazie Anthony, perché con la tua semplicità e il tuo impegno rendi speciale ogni nostro sabato.
Senza Voto INCOMMENSURABILE

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