25 FEBBRAIO 2017

Improvvisamente il vento si fece morbido, il grigiore del cielo meno denso, l’aria più leggera.
La partita del sabato è quella tacita presa di coscienza che la settimana è finita e che i doveri sono stati assolti. Fatiche, malumori, frustrazioni si dissolvono.
Parte il weekend, una periodica e mai banale primavera pervade gli animi.
I sorrisi contagiano pre, in e post partita.
Il tramonto che stupisce e affascina a ricordarci che tutto finisce, ogni momento, dolce o agro che sia.
 Quando si abbandona il campo, solo abbracci sinceri tra compagni e avversari sotto un timido sole nascosto che scende.
Un abbraccio sincero al tramonto. Un senso di beatitudine.
Farà buio, ma non ora. Ora no.
C’è ancora tanto da raccontare.
Omar Trinchera: non è in giornata, forse confuso dalla tuta rossa sotto il K-way nero, chissà. Riscatta la sua prestazione nel finale, sfoderando inaspettati doti da portiere navigato.
Voto 7 MOMENTO DI PAUSA
Francesco Durante: prestazione opaca che inguaia inevitabilmente il team dei kamikaze. Litiga col terreno di gioco, a metà partita non gli riesce un comodissimo stop, perché il pallone improvvisa un saltello davanti al suo piede e termina in fallo laterale. Lo guarderà male, ma oramai è tutto inutile, il dio re calcio ha fatto la sua scelta, quel pallone doveva saltare. Prova a rifarsi nel finale, evita con un dolcissimo lob l’attaccante avversario, ma è tutto inutile: anche stavolta il pallone va in out.
Voto 7 RICONCILIAZIONE
Riccardo Franco: sembra di vedere in campo Rocky Balboa per la sua capacità di incassare colpi e rialzarsi prontamente prima che scadano i dieci secondi. Mento, mascella, stinco e caviglia mostrano i segni della lotta, lui eroico continua a regalare gol e assist.
Voto 8 NON HO SENTITO LA CAMPANELLA
Fabiano Frassanito: si diverte veramente tanto e si vede. Non perde mai il sorriso e continua ad incitare i propri compagni. Il suo altruismo sul terreno di gioco è storia nota, da sempre sostenitore della teoria che un assist ad un compagno vale come (e forse più) di un bel gol.
Voto 8 MEDITAZIONE
Michel Brigante De Matteis: torna in campo dopo una lunga assenza con una bellissima prestazione. Capocannoniere di giornata per la sua squadra, si distingue per le indicazioni e le incitazioni verso i compagni e una grande mole di palloni recuperati. Con lui in campo le partite si colorano di allegria.
Voto 8 ARCOBALENO
Samuel Ciccarese: lui ama il Contropiede, il Contropiede ama lui. Basterebbe questo per descrivere la sua partita. Ma saremmo riduttivi, perché la qualità delle sue parate è stata semplicemente impressionante. Solo nel finale su un comodo retropassaggio ha una leggera sbavatura. Ma la sua prestazione resta eccezionale.
Voto 9 FENOMENALE
Daniele Zecca: dopo oltre un anno torna in campo e che dire, è subito magia. Un ragazzo eccezionale, un amico straordinario, una persona bella come poche. Non ci lasciare più Daniele, il Contropiede ha un vitale bisogno di te.
Voto 9 IMPRESCINDIBILE
Gianluigi Greco: sottolineo spesso la leggiadria delle movenze di questo calciatore, ma non posso fare altrimenti, perché ogni partita continua a sorprendere. Aggiungiamoci poi la sua solida concretezza difensiva ed è facile intuire che un giocatore così non può che insegnare calcio.
Voto 9 STILE
Alessio Franco: non è ancora ai massimi livelli, ma indubbiamente la presenza in squadra del suo padrino Marco lo aiuta ad esprimersi. Segna, imposta, recupera palloni. Gioca con la squadra e per la squadra.
Voto 9 RITROVATO
Marco Alemanno: il tuttocampista per eccellenza, da sempre accumunato al Kakà dei tempi migliori (non quello che si ritrova a cantare “Bailando” in macchina con Nocerino), sfodera l’ennesima prestazione da applausi. Il gol di controbalzo sotto la traversa è un capolavoro.
Voto 9 ILLUMINAZIONE
Raffaele Ciccarese: la partita perfetta. Attaccante moderno, tra sponde pregevoli e preziosi recuperi lavora per la squadra quando è distante dalla porta. Si trasforma nel più infallibile dei cecchini nei pressi dell’area avversaria. Ma ciò che sorprende veramente è la qualità delle marcature, sempre diverse a seconda delle necessità, a confermare che oltre alla notevole prestanza fisica gode di ottima tecnica e capacità istantanea di prendere la giusta decisione.
Voto 10 MATTATORE
Anthony Martena: nei primi minuti di partita è semplicemente miracoloso, pensate che è riuscito a compiere la bellezza di cinque parate consecutive in un’unica azione, colmando i limiti di una difesa imbarazzante. Poi però va via via affievolendosi, incassando reti non da lui, complici anche alcune scelte sbagliate, come quella di tuffarsi anzitempo. Nel finale lascia la porta ad Omar e si catapulta (letteralmente) nella metà campo avversaria e dopo qualche tentativo di conclusione non andato a buon fine, su un pallone che sembrava oramai perduto, lui, anche su incitazione del compagno Riccardo, ci crede, e allora accade l’imponderabile: il difensore liscia l’intervento e si trova a tu per tu col portiere avversario da posizione piuttosto defilata. Lo guarda negli occhi, o almeno ci prova attraverso le lenti degli occhialini visibilmente appannate (sub è meglio) e lascia partire una rasoiata chirurgica che passa tra le gambe del portiere che resta pietrificato, come se i capelli del martena fossero serpenti.
Una reazione di incontenibile emozione strozza il respiro al nostro giovane trentenne, che non riesce a parlare, mette le mani sul viso, toglie gli occhialini e va ad abbracciare il compagno con grazia e in gloria come camminasse sulle acque.
Da lì alla fine nulla ha più senso, nulla ha più motivo di esistere. Rimarrà seduto negli spogliatoi a lungo, senza fare la doccia, senza parlare. Le scritture si erano compiute.
Voto 10 DIO RE CALCIO

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